Sorge in una zona collinare litoranea, posta a 610 metri sopra il livello del mare. Ameno paese agricolo, Pedara vanta una ricca produzione di uva da mosto, frutta e castagne. Nel suo territorio è sito l'importante Parco Nazionale Naturalistico dell'Etna.
Il nome Pedara deriva dal latino Lapidaria che significa "pietrosa" poichè il paese sorge su un terreno di pietra lavica.
Il primo nucleo abitato nacque in epoca greca e sino al 1654 appartenne alla giurisdizione del Senato di Catania.
Nel 1693 venne distrutto da un terribile sisma e venne ricostruito grazie all'opera dell'architetto e cavaliere di Malta don Diego Pappalardo.
Il borgo fu dominio della famiglia Di Giovanni e poi passò ai nobili Alliata di Villafranca, ai quali rimase sino all'abolizione dei diritti feudali.
Di notevole interesse architettonico è la Chiesa Madre definita nel 1705 fornita di un tipico campanile quadrangolare con una cupola conica, la Chiesa della Madonna delle Grazie e la Chiesa Maria della Stella.
Fra i nomi illustri pedaresi citiamo quello dell'insigne critico letterario Alfio Tomaselli (1871-1954) e quello di Giuseppina Faro (1847-1871) che nel 1867 si dedicò con grande generosità alla cura degli ammalati di colera.
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