![]() ![]() Comune di Blufi Superficie: 20,56 km²
Abitanti: 1.400 Densità: 58,75 ab./km² Nome abitanti: Blufesi Prefisso: 0921 Cod.catasto: A 268 Link : web.tiscali.it/Blufi Il paese si sviluppa su un colle del versante meridionale delle Madonie, con un’altitudine compresa tra gli 850 e i 500 metri sul livello del mare. Il territorio comunale si estende per 20 km² intorno al centro capoluogo e comprende l’isola amministrativa di Casalgiordano, nei pressi del paese di Gangi. Le altre frazioni invece sono situate in prossimità del centro capoluogo: Alleri, Lupi e Ferrarello ne sono separate dal torrente Nocilla mentre Calabrò, Nero e Giaia Inferiore ne costituiscono quasi una continuazione lungo la strada che sale alle Petralie. Il territorio è attraversato dal fiume Imera Meridionale e dai torrenti Nocilla e Oliva ed è per la maggior parte adibito ad attività agricole e al pascolo. Poche e confuse sono le notizie relative alla storia di Blufi e allo stesso toponimo. Il nome Blufi appare per la prima volta nel 1211 in un documento in cui la chiesa palermitana concede a Federico II, tra le altre concessioni, i “Proedia Buluph apud Petraliam”, ovvero i possedimenti chiamati “Buluf” presso Petralia. In un testamento del 1482 compare il nome “Morata Bufali”, in altri documenti si incontrano i toponimi Belufi, Balufi, Bolufi fino ad incontrare, in un documento relativo al Santuario della Madonna dell’Olio, il nome attuale Blufi. Alcuni sostengono che il nome derivi dalle parole greche “boos” (=bue) e “lofos” (=colle) richiamando un leggendario colle del bue, altri lo collegano alle parole inglesi “blue” (azzurro) e “field” in relazione alle acque azzurre del fiume imera. L’ipotesi più accreditata è quella che vede in Blufi un nome di derivazione araba, formato da “be” e “luf”, che richiamerebbe una pianta presente nella zona. Qualunque sia la derivazione, quel che è certo è che le vicende storiche blufesi sono legate a quelle della città di Petralia Soprana, di cui Blufi è stata una frazione fino al 1972.
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